In questo post cercheremo di capire quali sono le differenze tra orologi al quarzo e orologi meccanici, ovvero tra quei segnatempo che montano un movimento al quarzo e quelli che invece montano un movimento meccanico, sia esso a carica manuale o automatica.
Qualsiasi persona che abbia provato ad avvicinarsi all’affascinante mondo del’orologeria, avrà notato una enorme varietà di caratteristiche, che fanno sì che un segnatempo possa costare decine di migliaia di euro, oppure poche centinaia di euro, o addirittura sotto ai cento euro.
Le enormi differenze di prezzo che si possono riscontrare non sono dovute solamente al materiale con il quale un orologio è prodotto. Questo ovviamente influisce, ma solo in parte; infatti possiamo trovare orologi in acciaio da 10.000 euro o più, oppure orologi in oro da 3000 euro: le peculiarità che fanno variare così tanto il prezzo, molto spesso sono dovute anche alle finiture e alla storia del brand, ma la caratteristica che più di tutte influisce sul valore finale di un orologio è "nascosta" al suo interno: stiamo parlando del movimento, e cioè di quel meccanismo che guida le lancette sul quadrante e alimenta le sue funzioni aggiuntive, dette "complicazioni", come ad esempio il datario, il cronografo o ancora un doppio fuso orario.
La prima grande distinzione che caratterizza un orologio è quindi il suo cuore pulsante, ovvero il movimento, che può essere al quarzo o meccanico. In entrambi i casi possiamo percepire il ticchettio dei secondi, ma in maniera diversa l'uno dall'altro. Infatti in un orologio con movimento al quarzo la lancetta compie uno scatto in avanti ad ogni secondo, mentre in un orologio con movimento meccanico il la lancetta dei secondi si muove in maniera più fluida perché scandisce anche le frazioni del secondo.
Differenze tra orologi al quarzo e orologi meccanici
Orologi con movimento meccanico
Come abbiamo visto, ogni orologio ha bisogno di energia per funzionare. Nei segnatempo meccanici il principio di funzionamento è rimasto pressoché lo stesso da più di un secolo. L'energia solitamente è immagazzinata e sprigionata da una molla di carica, racchiusa in un bariletto. La riserva di carica varia a seconda della lunghezza di questa molla, solitamente si parte da una durata di 40 ore, fino ad arrivare per i pezzi più ricercati ad una settimana, o come nel caso di Hublot MP05 anche a superare il mese!
Questa molla poi trasmette la forza ad una serie di ingranaggi, detti ruotismi, che scaricano l’energia fino ad arrivare allo scappamento, che è considerato il cuore pulsante di ogni orologio meccanico. L’organo di scappamento, è composto da ancora, bilanciere e appunto la ruota di scappamento. L’interazione tra queste componenti e in particolare l’oscillazione del bilanciere attraverso la sua spirale, è ciò che genera le alternanze e fa si che l’energia racchiusa nel bariletto si scarichi in modo controllato e costante. La frequenza del bilanciere è uno dei motivi che determinano la precisione di un orologio meccanico. Solitamente la frequenza è di 28.800 alternanze all’ora (A/h), ovvero 4 Hz, ma può anche arrivare 36000 a/h su calibri come El Primero, o addirittura a 72000 a/h come sul Breguet Tipe XXII. Un orologio meccanico, soprattutto nell’orologeria di lusso, può essere considerato una vera e propria opera d’arte, prodotto in modo artigianale con delle finiture maniacali che rasentano la perfezione.
Gli orologi meccanici, potenzialmente, possono durare in eterno. Ogni 7-10 anni è consigliabile farli revisionare da un orologiaio specializzato, così da mantenere intatte nel tempo le caratteristiche e le prestazioni. Durante la revisione, l’orologiaio verifica lo stato dell’intero orologio, ripulendo il movimento e lubrificando le parti sottoposte a sfregamento.
Gli orologi meccanici sono di due tipi: quelli a carica manuale e quelli a carica automatica (o automatici).
Se l’orologio è a carica manuale deve essere ricaricato ogni giorno manualmente tramite la corona ruotandola in senso orario andando così a comprimere la molla. Lentamente quest’ultima si rilascia facendo funzionare tutte le parti meccaniche del movimento fino alle lancette.
Se invece l'orologio è a carica automatica, esso si ricarica tramite un sistema che ricarica continuamente il bariletto mentre lo si indossa, grazie ad una massa oscillante a forma di mezza luna, che oscilla e genera energia tramite il movimento naturale del polso. Non è quindi necessario ricaricare l’orologio a mano, come nel caso degli orologi a carica manuale. Un orologio a carica automatica è sempre funzionante, qualora venga indossato giornalmente, e generalmente ha una riserva di carica di circa 40 ore. Per mantenerlo sempre in carica anche quando non lo si indossa si possono usare delle apposite scatole di ricarica, che al loro interno imitano i movimenti del polso.
Vantaggi e svantaggi degli orologi con movimento meccanico
Grazie alla loro costituzione, gli orologi meccanici sono più prestigiosi di quelli al quarzo poiché sono fatti di piccoli ingranaggi, molle, leve assemblati manualmente e che conferiscono tutto il fascino del prodotto artigianale destinato a durare in eterno. Visto il loro prestigio, composizione e costituzione, è inevitabile che il prezzo di acquisto risulti essere più elevato degli orologi al quarzo, ma d'altro canto i segnatempo meccanici, soprattutto quelli più prestigiosi, sono sempre un ottimo investimento, poiché il loro valore aumenta nel tempo.
Se messi in carica regolarmente, gli orologi meccanici possono durare in eterno. Non essendoci la necessità di aprire l’orologio per sostituire la pila, il fondello può rimanere chiuso per molto tempo facendo rimanere inalterato il grado di impermeabilità. Inoltre, non contenendo pile, sono ben più ecosostenibili rispetto agli orologi al quarzo. Dopo 5-10 anni è comunque consigliabile farli revisionare da un orologiaio, poiché le piccole componenti sono sottoposte a continua usura ed anche i lubrificanti possono resinificare, soprattutto se l’orologio non viene utilizzato regolarmente. Durante la revisione, l’orologiaio verifica lo stato dell’intero orologio, ripulisce il movimento ed applica nuovi lubrificanti.
Esistono alcuni svantaggi per quanto riguarda la precisione. Perfino ad un orologio con certificato di cronometro (ossia un segnatempo molto affidabile) è consentito uno scarto giornaliero di 4 secondi all’indietro e di 6 secondi in avanti. Ciò corrisponde a 28 secondi all'indietro oppure 42 secondi in avanti alla settimana. In questo caso, i segnatempo tradizionali perdono nettamente la sfida contro gli orologi al quarzo.
Non dobbiamo però sottovalutare il fascino artigianale degli orologi meccanici, che evoca nostalgia e riesce a conquistare il cuore di molti appassionati di orologeria. Non da ultimo, tale fascino ha contribuito al successo degli orologi meccanici e al loro conseguente aumento di prezzo. Alcuni preziosi segnatempo come ad esempio quelli di Patek Philippe, Audemars Piguet e Vacheron Constantin sono in gran parte lavorati a mano. Questo fa aumentare la brama di possederli e ovviamente anche il loro prezzo. I modelli meno costosi di altri produttori vengono fabbricati con metodi industriali.
Differenze tra orologi al quarzo e orologi meccanici
Orologi con movimento al quarzo
Gli orologi al quarzo funzionano in modo completamente diverso rispetto a quelli meccanici. Questa tecnologia, tutt’altro che secolare, è stata introdotta solo poche decine di anni fa e il primo modello in assoluto ad adottarla, per quanto riguarda gli orologi da polso, fu il Seiko Quartz Astron 35 SQ.
Gli orologi al quarzo funzionano per mezzo di una piccola pila, che deve essere sostituita dopo 12 – 18 mesi al massimo (a parte le pile al litio che possono durare anche fino a 5 anni). Per la sua sostituzione è consigliabile rivolgersi a personale qualificato fornito di tutta l’attrezzatura idonea per aprire e chiudere il fondello della cassa e garantire poi l’integrità e l’impermeabilità dell’orologio stesso. La pila alimenta un cristallo al quarzo, che inizia ad oscillare appena sopraggiunge una tensione elettrica, generando un impulso. Si tratta del cosiddetto effetto piezoelettrico inverso. La forma del cristallo al quarzo è simile a quella di un diapason. La frequenza corrisponde normalmente a 32.768 Hz ed è quindi ben superiore a quella di un orologio meccanico: ecco perché gli orologi al quarzo sono molto più precisi.
Uno speciale circuito suddivide poi la frequenza in due unità, così da generare la cadenza dei secondi e far sì che la lancetta dei secondi compia uno scatto in avanti ad ogni secondo. Se l’orologio non è dotato di lancette, l’indicazione dell’ora avviene tramite uno schermo LCD.
Ci sono poi gli orologi al quarzo con celle solari che sfruttano l’energia del sole e in questo caso la sostituzione delle pile non è necessaria. Bisognerà però sostituire le celle solari, quando quest’ultime non riusciranno più ad accumulare sufficiente energia. Un esempio di questi prodotti possono essere gli orologi della linea Eco-Drive di Citizen.
Gli orologi al quarzo sono più economici e di minor pregio riapetto a quelli meccanici, ma negli anni comunque sono stati prodotti anche movimenti al quarzo di grande qualità, come ad esempio il calibro Beta21 (frutto di un consorzio di venti case costruttrici denominato C.E.H., acronimo di Centre Electronique Horologer) e tanti altri. Ancora oggi , molte aziende di orologeria di lusso si cimentano nella produzione di questi meccanismi, producendo e rifinendo questi calibri con la stessa cura degli orologi meccanici. Tuttavia non possiamo negare che se da un lato il quarzo offre una praticità e una precisione eccezionale , l’orologio meccanico ha un fascino ineguagliabile.
Vantaggi e svantaggi degli orologi con movimento al quarzo
Gli orologi al quarzo offrono molti vantaggi: sono economici, precisi e longevi. Molti modelli sono reperibili a partire da 100 euro; lo scarto di marcia è di soli 30 secondi al mese e la pila funziona per circa 1-2 anni.
Tuttavia è necessario gettare via le pile vecchie e sostituirle continuamente con pile nuove, con un conseguente impatto negativo sull’ambiente. Oltretutto questo processo compromette l’impermeabilità dell’orologio. Infatti, una volta che il fondello viene aperto per sostituire la batteria, l’impermeabilità indicata non è più garantita ed è necessario far verificare l’orologio da un esperto.
Gli orologi al quarzo con celle solari sfruttano l’energia del sole per generare energia. In questo caso la sostituzione delle pile non è necessaria. La longevità dell’accumulatore energetico è però limitata e la sua sostituzione prima o poi è inevitabile.
In più, la gran parte degli orologi al quarzo non si può definire un ottimo investimento. Spendendo poco per un segnatempo nuovo, difficilmente potrete aspettarvi una crescita del suo valore. D’altro canto gli orologi al quarzo di secondo polso sono molto economici, anche se da nuovi costavano alcune centinaia di euro.
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