Saab Lancia 600 (Delta)

Saab Lancia 600, la Delta svedese

Saab Lancia 600, la Delta svedese
La storia

La nascita della Saab Lancia 600 (Delta) si colloca sul finire degli anni '70, quando Saab cercava di rinnovare un po' la propria gamma, ormai in gran parte vetusta e risalente al decennio precedente. Infatti in quel periodo i modelli prodotti e commercializzati dalla casa svedese erano sostanzialmente tre: la 96, presentata nel 1960, che fu anche il primo modello ad essere esportato al di fuori della Svezia; la 99, introdotta nel 1968, che fu la prima automobile completamente nuova dopo quasi vent'anni, in quanto la 93 prima e la 96 dopo, erano evoluzioni della 92 del 1949; e la neonata 900 (un'evoluzione della 99) del 1978, che andò ad affiancare, e poi man mano a sostituire, il modello 99.

Il problema era, quindi, essenzialmente, sotto la 99. Risiedeva infatti nella 96, il modello originario della produzione automobilistica Saab, che aveva attraversato due decenni e che presentava ormai i segni di un invecchiamento naturale, sia estetico che tecnico e che andava sostituita.

Le risorse economiche e le energie di Saab erano però tutte riservate al modello 99/900 che all'estero riscuoteva sempre maggiori consensi e che, per questo, non poteva (e non doveva) essere trascurato. La politica di Saab fu perciò quella di mantenere per i mercati esteri una gamma praticamente mono-modello (la 900 e la 99), che seppur con motorizzazioni e finiture differenti avevano un corpo vettura analogo.

Mentre per il mercato interno, dove la 96 trovava ancora ragion d'essere, si doveva ricercare un partner, qualcuno che fornisse know-how a buon mercato per realizzare una vettura due volumi di classe media.

In quest’epoca in cui l’Europa tendeva già a rivolgersi verso oriente, in particolare al Giappone, per formare partnership strategiche nel settore dell’automotive, i Wallenberg, proprietari del marchio Saab, sia per motivi strategici che di immagine, preferirno restare nell'ambito del Vecchio Continente, relazionandosi con un’altra grande famiglia automobilistica, gli Agnelli, già esperti con il marchio Fiat di accordi per la produzione di modelli su licenza, in particolare in America del sud e paesi dell’est. Proprio in questi anni Fiat e Lancia iniziarono uno stabile rapporto di partnership industriale, finalizzato da un lato ad acquisire le conoscenze per perfezionare le tecniche di protezione dei lamierati dalla corrosione, dall'altro ad avere supporto ed assistenza tecnica per un eventuale ampliamento della gamma.

La partnership si concretizzò con diversi accordi: la distribuzione in Svezia a partire dal 1979 dell’A112 a marchio Lancia, introdotta alla base della gamma Saab; la commercializzazione, dal 1980, del modello Saab Lancia 600, che non era altro che il "rebadge"  dell’allora nuova Lancia Delta, sviluppata sulla piattaforma della Fiat Ritmo; nel 1984 poi, le due case automobilistiche diedero vita ad un progetto industriale che portò allo sviluppo di una nuova piattaforma, battezzata Tipo 4, dalla quale derivarono autentiche pietre miliari: Saab 9000, Alfa Romeo 164, Fiat Croma e Lancia Thema. Ma questa è un'altra storia...

Saab Lancia 600 (Delta)

Saab Lancia 600, la Delta svedese
Specifiche

La Saab Lancia 600 veniva prodotta nello stabilimento Lancia a Chivasso, assieme alle altre Delta; venne introdotta sui mercati svedese, norvegese e finlandese a partire dal 1980. Mentre sul modello Lancia furono inizialmente previste due motorizzazioni a benzina di 1.301 cc (75 CV) e 1498 cc (85 CV) ed un solo allestimento, sulla variante Saab venne installato solo il propulsore più potente, ma fu proposta fin da subito con due livelli di finitura differenti: GLS e GLE, quest’ultimo il più completo.

Saab Lancia 600 (Delta)
Nell'immagine qui sopra, la copertina di un depliant dell'epoca, riguardante la versione GLS

Il propulsore era la ben nota unità a 4 cilindri di casa Fiat da 1.5 litri e 85 CV a 5.800 giri, con alimentazione atmosferica e carburatore Weber. La velocità di punta era di circa 160 km/h e lo 0-100 km/h veniva percorso in 12 secondi. La top di gamma GLE, dotata di cerchi in lega, rimase in vendita un solo anno a causa delle scarsissime richieste, dovute all'alto prezzo di listino, conseguenza dell’elevata pressione fiscale sulle vetture nuove nei Paesi dove veniva commercializzata (Svezia, Norvegia, Finlandia).

Saab Lancia 600 (Delta)
Nell'immagine, la pagina con le caratteristiche tecniche, tratta dal numero di Gennaio 1980 di una rivista finlandese di automobili, Tekniikan Maailma

Saab Lancia 600, la Delta svedese
Le differenze tra Saab Lancia 600 e Lancia Delta

L’unica differenza estetica della Saab Lancia 600 rispetto alla sorella Delta riguardava il posteriore. Nella versione "nordica" spariva la fascia color allumino alla base del portellone, che sulla GLS rimaneva in lamiera verniciata, mentre e sulla GLE era nera. Differenti erano anche le scritte d’identificazione di marca e modello. A sinistra del portellone vi era la dicitura Saab Lancia, e a destra la targhetta Delta era sostituita da quella "600 GLS" o "600 GLE", a seconda dell’ allestimento. Le targhette erano nere con scritte alluminio sulla GLS ed alluminio con scritte nere sulla GLE.

Saab Lancia 600 (Delta)

Le vetture destinate al mercato svedese erano dotate di tergifari di serie in ottemperanza al codice della strada locale, che li prevedeva obbligatori. Venivano proposti anche un paio di accessori aftermarket in plastica nera, non presenti su Lancia Delta: uno spoiler anteriore abbastanza massiccio da montare sotto al paraurti, che poteva essere integrato da fari di profondità, ed una veneziana frangisole per il lunotto posteriore, anch'essa dal design abbastanza pesante.

Saab Lancia 600, la Delta svedese
Le risposte del mercato

Già dopo solo un anno dalla commercializzazione le Saab Lancia 600 si erano dimostrate del tutto inadeguate per le strade del nord Europa. Il sale sparso abbondantemente nei mesi invernali si divorava letteralmente le scocche made in Chivasso, che avevano una protezione alla corrosione non certo ai livelli degli standard qualitativi svedesi. Altro punto a sfavore alla diffusione del modello fu la riluttanza degli agenti Saab a consegnare alle concessionarie  le vetture che avrebbero dovuto distribuire, nonostante una certa curiosità e richiesta iniziale da parte della clientela. Tale comportamento da parte degli agenti di vendita era tipico dei mercati nordeuropei quando si trattava di modelli prodotti in partnership: nel caso della Saab-Delta 600, essa forse veniva percepita come un qualcosa di estraneo al mondo Saab e vista come una potenziale concorrente del marchio Saab stesso.

Saab Lancia 600 (Delta)

A causa di questi fattori la Saab Lancia 600 non fu certo un successo commerciale e sparì dai listini della casa svedese nell'arco di meno di tre anni, nel 1982. E’ sconosciuto il numero di esemplari prodotti, probabilmente circa 2.000. I bassi numeri, la ristretta area geografica in cui queste auto furono venduti e l’elevata biodegradabilità della carrozzeria, che portavano gran parte delle Delta nordiche alla demolizione già durante i primi anni di vita, rendono oggi un’impresa veramente ardua trovare una Saab Lancia 600 in ottime condizioni.

Da non dimenticare poi che almeno tre esemplari di Saab Lancia 600, ma stando ai numeri di targa consequenziali documentati nelle foto d’epoca potrebbero essere forse un massimo di cinque, vestirono la vecchia livrea della polizia svedese. Portiere, tetto, montanti del parabrezza, cofano e portellone erano verniciati in nero; parafanghi, scritte sulle fiancate e sul cofano erano bianchi. La solita corrosione invasiva portò anch'esse all'estinzione in tempi brevi, essendo state considerate non idonee e ritirate dal servizio.

Saab Lancia 600 (Delta)
Nella foto, due delle Saab Delta 600 utilizzate all'epoca dalla polizia svedese

Saab Lancia 600, la Delta svedese
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