Molto spesso si sente parlare di questi due strumenti, ed è facile confondersi, anche alla luce del fatto che sono entrambi genericamente definibili "fondi"; e le perplessità sorgono allora spontanee: qual'è la differenza tra ETF e Fondi Comuni d'Investimento? E quali sono le caratteristiche che li distinguono? In questo articolo cercherò di dare una risposta a queste domande.
Differenza tra ETF e fondi comuni di investimento
CARATTERISTICHE COMUNI
ACCESSIBILI ANCHE CON PICCOLE SOMME. Entrambi gli strumenti di investimento sono accessibili anche ai piccoli investitori: infatti, per investire, possono bastare anche somme modeste. Per questo sempre più investitori si interessano sia agli ETF, sia ai Fondi Comuni di Investimento, che permettono di investire in molte azioni, obbligazioni o altri titoli che altrimenti non sarebbe possibile acquistare tutti insieme, perché sarebbe necessario avere un patrimonio più grande per poterlo fare. Per esempio, se volessi investire in azioni tecnologiche, e scegliessi di comprare anche una sola azione di solo tre aziende, come ad esempio Microsoft (259,45 €), Nvidia (247,00 €), Apple (150,32 €), il costo totale di tale operazione sarebbe di 656,77 €. Se invece mi orientassi su un ETF oppure un fondo di investimento che si concentrano sul settore tecnologico, con lo stesso denaro potrei comprare diverse quote di tali strumenti finanziari, che contengono al loro interno anche le quote azionarie delle suddette società, oltre che quelle di molte altre. Tanto per capire, prendiamo ad esempio l'ETF Xtrackers MSCI World Information Technology UCITS ETF 1C, che oltre a Microsoft, Nvidia, Apple, investe su altre 190 società del settore tecnologico (per un totale di 193), e una quota di tale fondo costa 50,66 €. Vale a dire che con i 656,77 € che mi sarebbero serviti per acquistare una singola azione di sole 3 società, posso acquistare ben 12,96 quote di un ETF che investe su ben 193 società del settore tecnologico.
PERMETTONO LA DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO. Sia gli ETF che i Fondi Comuni di Investimento sono degli ottimi strumenti per diversificare facilmente il proprio portafoglio di investimenti, al fine di rudurre i rischi. Diversificare significa suddividere il proprio capitale in diversi tipi di attività finanziarie, evitando di concentrarlo solo su una particolare strategia, uno specifico strumento, mercato o settore.
CODICE IDENTIFICATIVO UNIVOCO (ISIN). Sia gli ETF che i fondi comuni di investimeto hanno un numero di identificazione internazionale dei titoli, l'ISIN (International Securities Identification Number), attraverso il quale essi possono essere chiaramente identificati i nmaniera univoca: non ci si può, cioè, sbagliare o confondere.
Differenza tra ETF e fondi comuni di investimento
COSA SONO GLI ETF?
L'ETF, acronimo di Exchange-Traded Fund (che traducendo direttamente dall'inglese, significa “fondo quotati sul mercato”) è un tipo di titolo progettato per seguire passivamente un indice (o un insieme di indici), un'economia, un settore o qualsiasi altro bene sottostante. Gli strumenti di cui gli ETF replicano l'andamento, e ai quali si riferiscono, sono anche detti benchmark.
ESEMPIO DI ETF, PER CAPIRE MEGLIO QUANTO SOPRA DETTO:
Ishares Core S&P 500 Ucits Etf Usd Acc: Questo ETF replica l'indice S&P 500®. L’indice S&P 500® replica a sua volta i 500 titoli azionari statunitensi ad alta capitalizzazione.
Gli ETF sono fondi di investimento quotati in Borsa, e vengono quindi scambiati come le classiche azioni: ciò significa che si possono comprare e vendere ETF. In altre parole si possono aprire sia posizioni long (rialziste) che posizioni short (ribassiste). Il mercato regolamentato di Borsa Italiana dedicato a questi strumenti è il segmento ETFplus. Tramite l’acquisto di ETF, l’investitore ha la possibilità di esporsi a un’ampia gamma di asset class (azionario, obbligazionario, di materie prime) o di strategia (strategie short e leverage), pur senza avere diritti nelle aziende in cui investe: ciò significa che, se per esempio acquisto quote di un ETF che investe nel settore IT (Information Technology), che comprende, tra le altre, l'azienda Apple, io non entrerò direttamente in possesso di azioni di quest'ultima, né avrò alcun diritto all'interno di essa (voto, dividendi, ecc.).
Differenza tra ETF e fondi comuni di investimento
COSA SONO I FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO?
Come gli ETF, i fondi comuni di investimento utilizzano un paniere di capitali degli investitori per acquisire un portafoglio di titoli. Tradizionalmente i fondi comuni sono per lo più gestiti attivamente, il che significa che i manager che gestiscono il fondo selezionano il loro portafoglio con l'obiettivo di cercare di sovraperformare il mercato, ma è evidente che non c’è alcuna garanzia nel rendimento superiore e anzi non è raro che i fondi gestiti performino peggio degli ETF omologhi. La caratteristica di essere gestiti attivamente aumenta notevolmente la quantità di lavoro necessario per gestire i fondi, e questo, naturalmente, si traduce in commissioni più elevate per gli investitori rispetto a un portafoglio gestito passivamente.
Quando si entra in un fondo comune, si acquistano le proprie azioni, o quote, dalla società che gestisce il fondo. Questo può essere fatto direttamente o attraverso una società di intermediazione terza. A differenza degli ETF, il prezzo di un fondo comune è fissato solo una volta al giorno, alla chiusura del mercato, quando il NAV (Net Asset Value) del fondo è stabilito, dividendo il valore netto delle partecipazioni del fondo per il numero di quote in circolazione. Gli investitori che desiderano acquistare azioni del fondo le compreranno a questo prezzo e lo stesso vale per quelli che desiderano vendere le loro azioni - che saranno riassorbite nel fondo.
Differenza tra ETF e fondi comuni di investimento
LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA ETF E FONDI COMUNI
- COMPOSIZIONE: Gli ETF hanno una composizione che è la replica fedele di quella dell’indice che copiano, mentre i fondi comuni hanno un portafoglio di azioni e/o obbligazioni scelto dai gestori;
- NEGOZIABILITÀ: gli ETF sono negoziabili durante gli orari di borsa, come un qualsiasi altro titolo quotato: puoi comprarli e venderli ad un prezzo che è il valore del fondo (e dell’indice) in quel preciso momento; i fondi comuni sono invece valorizzati una volta al giorno, alla fine della giornata di borsa;
- SOGLIA MINIMA DI INVESTIMENTO: gli ETF, come abbiamo visto, sono scambiati come titoli quotati, ed hanno una soglia di investimimento minimo molto bassa, che è pari al valore di una quota del titolo stesso più le commissioni di transazione che applica l'intermediario per acquistarlo. I fondi comuni hanno soglie di ingresso più alte, che solitamente oscillano tra 500 € e diverse migliaia di euro;
- COSTI: Gli ETF hanno costi totali di gestione (TER - Total Expense Ratio)* più bassi rispetto ai fondi comuni di investimento: non è raro infatti trovare fondi comuni azionari (quindi a gestione attiva) che arrivano a costare anche oltre il 2% all’anno, a fronte di ETF (fondi passivi) azionari che costano solo lo 0,20%. Entrambi gli strumenti finanziari sono soggetti ad imposta di bollo statale (per quanto riguarda i residenti fiscali in Italia) dello 0,20% annuo;
* Il TER (Total Expense Ratio) è l’indicatore dei costi di gestione degli ETF e dei fondi comuni (ma anche di altri strumenti finanziari) e comprende: le spese di commissione dei gestori del fondo, le spese delle retrocessioni concesse al collocatore, le spese della società di revisione, il compenso della banca depositaria ed altri oneri a carico del fondo.
Differenza tra ETF e fondi comuni di investimento
CONCLUSIONI
Dopo aver capito quali sono le principali differenze tra ETF e fondi comuni di investimento, ed il loro funzionamento, c'è una domanda che chi si avvicina per la prima volta a questi due tipi di strumenti si sarà sicuramente fatto: MEGLIO FONDI COMUNI O ETF?
Ovviamente non si può rispondere a caso, o magari scegliere un tipo di investimento rispetto all'altro solo perché magari ci sta più simpatico 😁, ma bisogna analizzare più a fondo la questione. Non l'ho fatto io, e non dovrete farlo neanche voi, poiché in questi ultimi anni sono state pubblicate centinaia di analisi e ricerche sul tema; fra quelle più importanti vi segnalo livello internazionale il Morningstar Active Passive Barometer ed anche l’S&P Index Versus Active Scorecard (SPIVA), che ogni anno confrontano migliaia di fondi “attivi” (categoria alla quale appartengono i fondi comuni di investimento) e "passivi" (categoria alla quale appartengono gli ETF) con l’andamento del mercato, e il risultato è sempre schiacciante: gli ETF (naturalmente a parità di benchmark) si comportano meglio dei fondi.
Su orizzonti temporali brevi (1 anno, 2, anni, 3 anni…) alcuni fondi sembrano essere migliori come andamento, rispetto agli ETF simili, ma le percentuali di successo nel lungo termine dei fondi rispetto agli ETF diventano molto basse (ovviamente l'entità dello scostamento varia in relazione alle categorie, ma il verdetto finale è sempre simile). L'altro segnale che arriva forte e chiaro in questa analisi è che i tassi di successo a lungo termine sono generalmente più alti tra i fondi meno costosi.
Peraltro l’ultima ricerca SPIVA (S&P Indices versus Active) evidenzia come circa la metà di tutti i fondi azionari globali, statunitensi, europei e britannici abbiano chiuso i battenti negli ultimi 10 anni; molti gestori, magari, per nascondere la “debacle” dei fondi, li chiudono o li accorpano con altri, o ne lanciano di nuovi, a dimostrazione, secondo l’agenzia di rating Standard & Poor’s (fra le più importanti nel mondo), della sfida che i gestori attivi devono affrontare quando cercano di battere il loro benchmark.
Il 94,9% e il 94,7% dei fondi azionari statunitensi in euro e sterline sono stati superati dall’indice S&P 500 nei 10 anni fino alla fine del 2021: ergo, il comparto passivo ha stra-battuto il cosiddetto attivo.
Quindi la risposta è: secondo il mio modestissimo punto di vista, conviene di più investire in ETF. Ma, come sempre, vi invito ad approfondire la questione, e fare le vostre considerazioni, in base anche al vostro trascorso ed alla vostra esperienza nel mondo della finanza e degli investimenti, e a trarre le vostre personali conclusioni.
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